Da perfetti sconosciuti a fan sfegatati? Si, con l’inbound marketing!

Da perfetti sconosciuti a fan sfegatati? Si, con l’inbound marketing | Backbone Crew
Inbound Marketing: smetti di rincorrere i clienti e crea una community che non ti lascia più. Scopri le fasi e le regole di una digital strategy vincente.

Da perfetti sconosciuti a fan sfegatati? Si, con l’inbound marketing

Da perfetti sconosciuti a fan sfegatati? Si, con l’inbound marketing | Backbone Crew
Inbound Marketing: smetti di rincorrere i clienti e crea una community che non ti lascia più. Scopri le fasi e le regole di una digital strategy vincente.

C’è una scena indimenticabile in Almost Famous di Cameron Crowe. La band Stillwater è su un tour disastroso, pieno di tensioni, incomprensioni e zero strategia. Ma poi parte Tiny Dancer di Elton John, e tutti iniziano a cantare insieme. In un attimo, si crea la connessione perfetta: un magnetismo spontaneo che trasforma un gruppo di individui in un’unica onda emotiva. Questa è la differenza tra inbound e outbound marketing. L’outbound urla in un megafono sperando che qualcuno ascolti. L’inbound marketing attira, coinvolge, trasforma. La tua azienda sta ancora sparando messaggi a caso nel vuoto o sta costruendo una community che canta all’unisono il suo nome? 

Qual è la differenza tra inbound e outbound marketing? 
L’Outbound Marketing è il tizio molesto che ti urla nell’orecchio a un concerto. Ti interrompe, ti disturba, e tu vuoi solo allontanarti. Spot invasivi, e-mail a freddo, banner che infestano le pagine web: il pubblico scappa. L’Inbound Marketing è l’opposto: attiri, coinvolgi, conquisti. È la band che senti per caso e poi non puoi più smettere di ascoltare. Il marketing non deve interrompere, deve connettere.   

Quali sono le fasi dell’Inbound Marketing? 
L’Inbound Marketing è un viaggio. Non vendi, ma fai sì che il pubblico voglia seguirti. Il pubblico non è un branco da inseguire, è una folla che devi far venire a te. Non urli, non rincorri, non supplichi. Costruisci un magnetismo che attira, coinvolge e fa restare. Come nasce una leggenda? Con una melodia che non ti esce più dalla testa, con un’energia che esplode dal palco e con un finale che lascia il pubblico a urlare per il bis. L’Inbound Marketing è esattamente questo: un tour indimenticabile dove il pubblico arriva, si innamora e non se ne va più. Ecco le fasi. 

  1. Attraction | Il riff Iniziale. Blog, social, SEO: fai in modo che sia il pubblico a trovarti. Nessuno compra un biglietto senza aver sentito la band. 
  2. Engagement | Il ritornello che fa scatenare tutti. E-mail, contenuti personalizzati, community. Fai sentire le persone parte di qualcosa. Nessuno canta un pezzo se non lo sente suo. 
  3.  Conversion | Il momento della verità. Non è più vendita, è scelta spontanea. Come comprare il vinile dopo aver consumato l’album in streaming. 
  4. Delight | Il bis che il pubblico reclama. Fidelizzare è il vero business. Vuoi clienti una tantum o fan che restano? 


Quali sono le 5 regole di una digital strategy?
 
L’Inbound Marketing senza una Digital Strategy solida è come una band che suona senza una scaletta: puoi avere talento, energia, un pubblico pronto ad ascoltarti, ma se non sai dove stai andando, finirai per suonare pezzi a caso fino a perdere l’attenzione di tutti. Ecco perché queste 5 regole sono fondamentali: senza di esse, il tuo inbound marketing è solo un gran casino che non porta da nessuna parte. 

Ascolta prima di parlare 
Non sei la star del palco se nessuno ti sta ascoltando. Il pubblico ti dirà esattamente cosa vuole, se sai prestare attenzione.  

Ogni contenuto è un pezzo della tua storia 
Se non serve, taglialo. Troppe aziende trattano il content marketing come un flusso senza senso di post, articoli e newsletter. Ogni contenuto deve avere un ruolo, un senso, una direzione. Se non contribuisce alla storia del tuo brand, è rumore di fondo.  

Dati e istinto: usa entrambi 
Le analytics ti dicono cosa funziona. L’intuito ti dice dove devi osare. Se i Sex Pistols avessero fatto solo quello che dicevano le etichette, oggi sarebbero un aneddoto minore nella storia del rock, non un simbolo di rivoluzione. 

Personalizza senza diventare invadente 
Il pubblico vuole sentirsi visto, non braccato. Mandare e-mail ogni due giorni non è engagement, è stalking. Segmenta, analizza, capisci chi hai davanti e parla solo quando hai qualcosa di rilevante da dire.  

Evolvi o muori 
Questa è la regola d’oro. Se il tuo brand non si muove, è già morto. Chi non sperimenta è destinato a restare indietro. Guarda Netflix, guarda Apple, guarda chiunque abbia fatto della trasformazione il proprio mantra. Se il tuo brand non è pronto a cambiare, il pubblico sarà pronto a dimenticarti. 

La differenza tra un brand che attira fan e uno che grida nel vuoto sta tutta qui: hai una strategia chiara o stai solo sperando che qualcuno si accorga di te? Se vuoi farlo davvero, se vuoi un brand che non solo esiste, ma domina, allora è ora di smettere di improvvisare. 

La Crew di Backbone 
info@backbonecrew.com 

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