“Pianificare è portarsi avanti con l’attacco.” Non è Sun Tzu: è Backbone! Puoi avere i prodotti migliori del mondo, il sito più bello della galassia, persino un logo che fa piangere i designer. Ma se non hai una pianificazione strategica, sei solo un altro business che si sveglia al lunedì pensando: “Cosa postiamo oggi?”. E se non hai un funnel di vendita disegnato con precisione chirurgica, anche quando attiri l’attenzione, la perdi. 

Qual è la differenza tra pianificazione strategica e operativa? 

La pianificazione strategica è visione. È sapere dove stai andando, perché ci vai e cosa sei disposto a fare per arrivarci. È Bruce Springsteen che scrive Born to Run, non una lista della spesa. La pianificazione operativa è esecuzione. È come ci arrivi lì. È il calendario, la tabella, il budget, la checklist. Strategia è il cervello. Operatività è il braccio. Se usi solo il secondo, sei solo forza lavoro. Se hai solo il primo, resti sul divano a farti film mentali. 

Quante sono le fasi della pianificazione strategica? 

Quattro. Non schematiche. Reali. Ruvide. Necessarie. 

1. Leggi il campo. Netflix, prima di diventare Netflix, era una startup che noleggiava DVD. Poi ha visto dove andava il mondo.
2. Decidi chi sei. Harley-Davidson non vende moto. Vende ribellione, rombo, pelle, libertà.
3. Taglia il superfluo. Quando Apple ha lanciato l’iPhone, non ha messo mille funzioni. Ha messo solo quelle che contavano.
4. Agisci con coerenza. La strategia che non diventa azione è solo poesia da ufficio. 
   
   

Cosa significa funnel di vendita? 

Il funnel è il tuo palco. Ci porti le persone, le scaldi, le fai salire di livello. 

• Red Bull ti regala la lattina (awareness). 

• Ti fa saltare da un elicottero in un video su YouTube (interesse). 

• Poi ti vende l’energia come lifestyle (conversione). 

Oppure gli AC/DC: apertura di Back in Black, riff che ti inchioda (awareness). Strofa martellante (interesse). Drop del ritornello con l’assolo che ti stampa il brand nel sangue (conversione). Il funnel è una scaletta da live show. Se sbagli l’ordine, il pubblico ti lascia a metà. Se il tuo funnel è improvvisato, è come un film con una bella scena iniziale e poi il nulla. Serve una struttura. Un ritmo. Un climax. E no, non si fa copiando i funnel degli altri. Si fa capendo il proprio pubblico e costruendo un’esperienza pensata al millimetro. 

Pianificazione strategica e funnel sono tutto. Il resto è rumore

Pianificazione senza funnel? È come avere la mappa e restare fermi. Funnel senza strategia? È guidare a tutta velocità nel vuoto. Quando li unisci, succede quello che ha fatto Tesla: visione precisa (veicoli elettrici accessibili, desiderabili, cool), funnel calibrato (community, hype, contenuti, test drive su prenotazione, waiting list).

Risultato? Gente che aspetta mesi per dare soldi a un’azienda. La tua. 

La Crew di Backbone 
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