
UX design e performance marketing: clic che sudano e convertono
L’UX Design è la sensazione, il performance marketing è il risultato. Dall’interfaccia al clic pagato, ecco come trasformare utenti accaldati in clienti fedeli.
Nel 2023 i Foo Fighters pubblicano But Here We Are, primo album dopo la morte di Taylor Hawkins, batterista storico della band. Nessuna strategia social gridata: solo suono, presenza, verità. Risultato? Sold‑out mondiale. Quando qualcosa funziona, non hai bisogno di spiegarla: la vivi. Un sito web dovrebbe fare esattamente questo: parlare da solo, guidare, convincere — e farlo bene. E questo succede solo quando UI design (l’impatto) e ottimizzazione siti web (la sostanza) si fondono come chitarra e batteria. Se uno dei due stona, il pubblico fa skip e passa al pezzo successivo.
L’UI design non è il vestito bello che metti per il primo appuntamento. È come ti muovi, come parli, come guardi negli occhi. Ogni pulsante, menù, immagine racconta chi sei e se meriti fiducia. Se il tuo sito è confuso, lento, disordinato… non è “poco bello”: è dannoso. Una buona UI è invisibile perché tutto fila. Un pessimo UI design si nota perché ti fa scappare. Vuoi un esempio? Prova ad acquistare qualcosa su un sito con cinque popup, menù a scomparsa e font microscopici: non ci torni più.
Pensa all’UI design come alla chitarra più scintillante sul palco: forma, colore, pickup. La UX è invece il modo in cui la suoni: ritmo, dinamica, emozione. Un sito può avere un’interfaccia bellissima (UI) ma, se la navigazione è lenta o confusa, l’esperienza (UX) è un disastro. Al contrario, puoi offrire un percorso utente perfetto ma, se visivamente è datato, nessuno resterà. L’UI attira l’occhio, la UX conquista il cervello. Solo quando suonano insieme il pubblico canta il ritornello.
Il tuo sito non può parlare solo a chi ci vede bene, sente bene, capisce al volo. Accessibilità è strategia: includi, ampli, cresci. Testi ben contrastati, alt‑text alle immagini, navigazione da tastiera, compatibilità screen‑reader. Google premia i siti accessibili. Gli utenti anche di più. Vuoi crescere? Apri le porte a chiunque.
Mettiti nei panni di chi naviga: smartphone, tablet, connessioni lente. Un sito responsive non si adatta solo allo schermo, si adatta all’esperienza. CTA sempre visibili, testi leggibili, immagini leggere, UI e UX solida. Spotify non ti fa impazzire per trovare “play”, Amazon non chiede tre click per vedere il prezzo. Impara da chi converte milioni.
Apri il tuo sito col cellulare di tua zia e mostraglielo. Se non capisce cosa fai in cinque secondi, hai un problema. Risolvilo con noi.
Niente template, niente siti‑vetrina: solo esperienze che funzionano e che convertono.
L’UX Design è la sensazione, il performance marketing è il risultato. Dall’interfaccia al clic pagato, ecco come trasformare utenti accaldati in clienti fedeli.
UI Design e Performance Advertising non servono a essere belli. Servono a funzionare. Scopri come trasformare i tuoi canali digitali in strumenti che vendono.
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